La BMW X1 è la più piccola tra le suv della casa tedesca; in questa seconda generazione, presentata nel 2015, è cresciuta in altezza (di cinque centimetri) e in larghezza (due cm), ma è anche diventata più corta. A vederla, comunque, pare più grande di quanto sia: merito soprattutto delle nuove proporzioni. Se la precedente X1 ricordava un po’ una famigliare rialzata, la nuova ha forme muscolose, con un corto cofano e l’abitacolo avanzato (cosa che ha fatto guadagnare qualche centimetro di abitabilità). Ciò è stato reso possibile dall’adozione della piattaforma modulare UKL, già usata per le Mini, per la monovolume BMW Serie 2 e, in futuro, anche per la prossima Serie 1: tutte con motore trasversale e trazione anteriore (o integrale), anziché con propulsore longitudinale e trazione posteriore (o 4×4). Chi ha paura che ciò porti a una diminuzione del piacere di guida, dorma sonni tranquilli. La X1 attuale è un passo avanti rispetto al modello precedente: pare quasi di essere al volante di una berlina sportiva. L’abitacolo è spazioso e curato nelle finiture: solo il cruscotto è un po’ troppo “essenziale”. I motori sono tutti turbo, con varie potenze; i 1.5 hanno tre cilindri, i 2.0 quattro.
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